Non piangere, non piango nemmeno io...... Mia mamma. Ed io che ero arrivata a pensare che aveva ragione perchè lei se l'era scelto, quell'uomo, a me era capitato come papà.....quindi era diverso.
Non pensarlo troppo, bisogna lasciarlo andare.....gli fai del male così. Gente varia me lo disse.
Lui ora sta bene, non essere triste.
Sono le prime che mi vengono a mente.
Ma pensate che a una bambina di 17 anni, possa importare questo?
Ero sola, cacchio, mi avevano portato via un compagno, un sostegno, una guida, un uomo che a me serviva. Si cazzo mi serviva ancora, volevo conoscerlo con gli occhi di donna, volevo raccontargli ancora delle cose, volevo odiarlo perchè mi sgridava o non mi capiva o mi capiva troppo. E poi volevo che non mi lasciasse la responsabilità grande, troppo grande x me, di occuparmi di mia mamma, di renderla felice anche x lui, di non pesarle, di essere brava e non farla preoccupare, di non chiedere troppo perchè ora avevamo meno soldi e ce l'avremmo fatta? Eh? Se lui non c'è più, ce l'avremmo fatta io e lei da sole? E non parlare di papà in casa, taci perchè la fai soffrire. Lui si è ammalato ma nessuno mi ha detto che erano gli ultimi giorni che passavo con lui. Hanno taciuto x non farmi soffrire. Ma siamo sicuri? Meglio una insidiosa idea che mi tormentava e una sberla una mattina di dicembre? Una voce che mi è venuta a dire tuo papà nn c'è più? Mentre ero a lavorare????? È meglio?
Da mamma ora so che non c'è stata cattiveria in questo comportamento, stava talmente male mia mamma che ha fatto quello che ha potuto. Ci ho pensato a lungo, meglio di tante frasi fatte che si dicono ai funerali, perchè abbiamo paura, non sappiamo cosa dire e ci nascondiamo dietro le solite frasi, non sarebbe meglio dire una frase molto semplice? Come " Ti voglio bene" ? Io avrei voluto quello per sentire meno solitudine forse.
Dovevo piangere di nascosto perchè così gli altri non si preoccupavano. Mi è mancato il sole. E nemmeno dovevo arrabbiarmi? Non con lui, non con Dio, nessuno ha responsabilità? ma cazzo io ero furiosa. E mi sento pure dire che non vado al cimitero. A far cosa? Ci andavo, gli parlavo, gli sistemavo le sue cose......ma è normale parlare ad una tomba? Mio papà è dentro me e non lì. E non ditemi che lui soffre se non vado al cimitero. Lo so x certo che non è così. Non ci vado x rabbia? E anche se fosse? Lo sono. Io sono incazzata nera perchè volevo tutto quello che non ho avuto! E perchè mi sono sentita abbandonata. Va a finire che invece sono proprio arrabbiata con lui. E chissà quanto lo è lui!!!!! Con tutto il bene che mi voleva, che era immenso, chissà come era arrabbiato. Ed ora che sono mamma, guardo Elisa e suo papà e vorrei che lui le desse tutto, che non buttasse via nemmeno un minuto per stare con lei, perchè il papà è un individuo magico. Ero complice con lui, cosa che forse non sono più riuscita ad essere con altri. Lo temevo anche, ma non so perchè, lui era così grande e buono e sapeva di legno. Aveva la segatura tra i riccioli, la camicia a quadretti e i jeans. Gli piaceva la musica che ascoltavo e amava "una rotonda sul mare" aveva una bici azzurra e una mini blu. Come vorrei aver conservato quella camicia a quadretti azzurri con le maniche corte......invece le amiche di famiglia hanno fatto sparire tutto, per non soffrire, per non vedere cose che ricordino lui. Fosse così facile dimenticare......o bastasse quello x non soffrire.....
Scappavamo dalla severità di mia mamma, avevamo segreti io e lui. Alla domenica mattina stavamo un pochino più a letto e mia mamma brontolava, io e lui sotto le lenzuola a ridere. Io lui e la bici ed io che tornavo a casa arrabbiata perchè era noioso, voleva insegnarmi i segnali stradali e mi faceva i trabocchetti. Che noia. Pensare che quando studiavo x la patente lui non c'era più. Eppure ce l'ho fatta, ho la patente, sono cresciuta, sono persino mamma. Ma c'è ancora una piccola ragazza dentro me che è incazzata nera. Ed io che pensavo di essere guarita!
Ste
P.S. questo post l'avevo rimosso per paura che venisse mal interpretato. È stata una liberazione scrivere queste cose e da lì ho iniziato a stare meglio, a proseguire il mio cammino.